OCCASIONE
Una imperdibile
conferenza al South Bank Centre dal titolo: In conversation with Oliver Jeffers& Quentin Blake, praticamente il Paolo Nutini e il Paul McCartney dell’illustrazione, forse
il paragone non è calzante ma, insomma, due vere Star.
Sir Quentin Blake (sì,
Sir, perché qui, i grandi illustratori li fanno cavalieri…) nato nel 1932, ha
cominciato negli anni ’50 e illustrato tutto l’illustrabile, dai racconti di Roald Dahl fino al recente ciclo di grandi pareti per vari ospedali, ha ricevuto
profluvi di premi ed infine ha collaborato alla fondazione di The House of Illustration , grande museo dedicato all’illustrazione che ha aperto da pochi
mesi a Londra.
A lui la mia gratitudine, ammirazione e massimo rispetto.
Oliver Jeffers, classe 1977 (un pargoletto al
confronto, infatti era piuttosto emozionato…), nato in Australia, cresciuto in
Irlanda, attualmente di base a New York, ha spopolato negli ultimi anni con
vere delizie per gli occhi come The Incredibile Book Eating Boy, How to Catch a Star e vari altri, ha anche collaborato
al video degli U2 Ordinary Love.
Dal suo bellissimo Lost and Found è stato tratto anche un cartoon di cui questo è il trailer.
INGREDIENTI
Taccuino per prendere
appunti.
Telefonino per
registrare.
Sforzo, concentrazione e
buona volontà per capire tutto nonostante il mio inglese (sono sicura che ne
uscirà un ottimo post in cui potrò rivelare i segreti dei grandi illustratori e
dire: io c’ero!)
COSTO
10£ (più trasporto). Considerando
che praticamente spendo 5£ per artista, è un’occasione.
PROCEDIMENTO
Sedersi buona buona al
tuo posto in decimillesima fila dell’immensa Queen Elizabeth Hall e scoprire
che:
1) Hai il taccuino ma non
la penna. I tuoi amici sono sparsi in altre zone della sala e la tua vicina di
posto non ha una penna in più.
2) la batteria del
telefonino non è abbastanza carica per registrare.
3) Cosa più importante, hai
dimenticato gli occhiali per la miopia che ti ha colto negli ultimi anni
(perché sei anziana e non vuoi prenderne atto).
RISULTATO
C'erano due persone
(più la moderatrice) dai contorni sfocati e sbrilluccicanti sotto le luci, che
se incontrassi domani sotto casa non riconosceresti, che parlavano di cose che
non hai capito bene.
Hai afferrato che:
uno dei miti di Quentin
Blake è Honoré Daumier,
tra i preferiti di Oliver
Jeffers c’è anche Charles Shultz (quello di Charlie Brown, abbiamo una cosa in
comune!),
tutti e due hanno uno
studio magnifico e invidiabile,
praticamente non usano il
computer (sic…)
hanno un ottimo rapporto
con gli editori (e volevo vedere che dicevano il contrario…).
Tutto qui.
Ah, c’erano anche una
serie di immagini, avvolte nella nebbia.
Sei la schifezza, della
schifezza, della schifezza di tutti i bloggers (o blogger, visto che scrivo in
italiano…mah…).
Monica sei fantastica! Aspettiamo altri Post così 'rovinati'!
RispondiEliminaAhah, grazie! Questo post ha anche errori di formattazione e di spaziatura... non credo di poter fare di peggio, ma giuro, mi impegnerò! =D
EliminaBeh, considerando che non sto spendendo neanche un penny per provare più o meno le tue stesse emozioni, per me il tuo post è riuscitissimo :) Non cambiare, che vai bene così. Grazie per il reportage, buon week-end!
RispondiEliminaa reportage donato non si guarda in bocca! ahah... grazie infinite Doc!
EliminaCiao, Monica. Sono arrivata sin qui grazie all'interessante e assai gradevole post di presentazione fatto da DOC nel suo blog. Complimenti per le tue creazioni: sei davvero brava! Ho apprezzato anche l'intelligente ironia che spargi in questo reportage (anche a me, spesso, capitano cose simili quando vado a una conferenza ...). Buona domenica.
RispondiEliminaOh... è un onore e un piacere...=), grazie mille!
Elimina:DDD sei unica, sei mitica!
RispondiEliminaDevi farne di strada come blogger! Sono stata al Salone del Gusto di Torino e lì ho incontrato 5 o 6 blogger (ma dovevano essere decine se non centinaia) che scrivono su temi culinari e che ho riconosciuto dalle foto sulle loro home page. Come sai io seguo un po' di questi blog per la mia passione. Le signore in questione erano: pettinatissime o acconciatissime, truccatissime, elengatissime e trendissime (alcune persino sui tachi a spillo - come avranno fatto a girare km e km di fiera non so -, alcune con trasparenze esagerate e fuori luogo), ma quel che più conta erano attrezzatissime. Smartphone/ I-phon per comunicare, chattare, fotografare all'improvviso; Tablet / I-pad per leggere, recensire, pubblicare on-line; Macchine fotografiche professionali da urlo. Ed assaggiavano, commentavano, fotografavano, intervistavano...
Devi farne di strada...!!!
Baci
eheh! sull'attrezzatura mi posso pure impegnare, ma acconciatissima, truccatissima e taccatissima, è impossibile, sarò costretta a rinunciare alla mia carriera di blogger =D
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