Nei grandi momenti di passaggio
della mia vita ho sempre tenuto dei diari, ma erano una cosa piuttosto intima. Che
dire, con l’età devo aver perso il pudore, e ho cominciato a pubblicare su
Facebook la cronaca semiseria di quello che mi accade dal 2012, quando sono
sbarcata nella “Perfida Albione”. Gli amici mi hanno incoraggiato a continuare
a scrivere e alla fine è arrivato il blog che raccoglierà un po’ di tutto,
foto, schizzi, i miei lavori d’illustrazione, cose belle che vedo qui.
Chiamateci “cervelli in fuga” o come volete, noi viaggiatori in cerca di
dignità, costretti a cambiare Paese per sopravvivere, siamo più simili ai
nostri padri e nonni imbarcati per l’America di quanto si pensi: abbiamo
bisogno di un filo che ci leghi a casa, per non dimenticare e non essere
dimenticati, e forse per essere un po’ utili ai nuovi arrivati. Con qualche
vantaggio rispetto a loro. Oggi c’è internet, per esempio.
Partire mi è costato molto, io sono un animale stanziale, mi è insopportabile
staccarmi da cose e persone, ma vivere d’Illustrazione era diventato sempre più
difficile in Italia (almeno per me), e, ciliegina sulla torta, sono del sud, e
vivevo a ridosso della famosa “terra dei fuochi”, avete presente?
Molto tempo fa mi hanno insegnato che in cinese la parola CRISI si scrive
con due ideogrammi: uno sta per PERICOLO, l’altro per OPPORTUNITA’. E’ una
delle mie frasi-ancora, la ripeto fino alla noia. Cogliere l’opportunità che la
crisi ti offre insieme al pericolo… Quando è arrivata la notizia che dopo 20
anni il mio compagno sarebbe entrato in cassa integrazione, io ero a Londra,
ospite di un’amica, è così che abbiamo deciso. Prepariamo la valigia di
cartone. Si va!
Oggi sono ancora in pieno movimento ma comincio a vedere i primi risultati positivi, per esempio pago i conti col mio lavoro, il lavoro che mi piace, e questa, che dovrebbe essere una cosa normale per tutti, per me è una faccenda che ha dello straordinario. Se come
mi piace credere, il valore sta nell’esperienza e nella forza che acquisisci
durante il percorso, più che nell’obbiettivo in sé, allora non c’è dubbio, io
sto diventando decisamente ricca!
Due note su di me: Nata a Napoli nel 1968, che io ricordi ho sempre
disegnato. A 21 anni mi diplomo in Scenografia all’Accademia di Belle Arti (con
una tesi su Artaud e il Teatro della Crudeltà, allegria!), bazzico per 15 anni tra
allestimenti, Teatro e Cinema, con risultati talvolta discreti ma sempre come
un pesce fuor d’acqua. Poi capisco che sarebbe ora di fare quello che voglio
veramente, e comincio a illustrare. Nel 2005 esce il mio primo libro, a cui
seguono vari altri, tutto bene, una “giovane promessa”, che però col tempo sembra
diventare una promessa non mantenuta. Così, a 44 anni mi trasferisco a Londra,
dove vivo e lavoro (finalmente).
“Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati. Dove andiamo? Non lo so, ma dobbiamo andare.” J. Kerouac - E vai Mok! in bocca al lupo!
RispondiEliminaandiam andiam! =)
EliminaGreat!!
RispondiEliminaSoltanto chi osa spingersi un po’ più in là ... scopre quanto può andare lontano!
RispondiEliminaSergio Bambarén, Lettera a mio figlio sulla felicità - Vai lontano GRANDE MOK raggiungi la felicità :D ♥
Grazie di vero cuore! fanno tanto bene queste parole...=)
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