©Monica Auriemma
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Novembre 2012. Vedo
l’annuncio e penso: questo è il lavoro perfetto! Nota catena di fast food (il
cui nome si tradurrebbe come "Metropolitana") cerca Sandwich Artists. Le menti
diaboliche della comunicazione di questa azienda hanno coniato un nome
prestigioso per gli addetti alla preparazione dei panini. Artist. Colui che
crea. In realtà di creativo c’è ben poco. Segui le indicazioni del cliente e anche
se lui decide di spalmare del tonno sulla carne aggiungendo salsa barbecue,
maionese, mostarda e ketchup tutte insieme, tu non hai alcun potere sulla tua
“creazione”. La tua Opera d’Arte è assolutamente in balìa del primo che capita.
Ma il nome, il nome è così romantico! Già
immaginavo il titolo della mia biografia da futura illustratrice famosa: DA SANDWICH ARTIST AD
ARTIST ILLUSTRATOR. Perché ad una certa
età alla biografia bisogna pur cominciare a pensare, il fatto che non si sia
famosi e che ci siano pochissime probabilità di diventarlo in futuro è assolutamente
secondario… =D
Invio quindi la mia
trecentesima application della giornata e incredibilmente vengo contattata per
un’interview il giorno dopo. Perché proprio quella? Certo, dopo un mese dal mio
arrivo, i miei CV cominciano ad avere un aspetto meno raccapricciante
dell’inizio, ma poi ho capito che in questo tipo di applicazioni (per lavori
nelle grandi catene, dove all’offerta rispondono in centinaia) la fortuna gioca
un ruolo fondamentale. Devi mandare la domanda al momento giusto, né prima, né
dopo. L’ addetto alle selezioni in quel caso (me lo ha detto lui stesso) aveva dato un’occhiata di venerdì sera, aveva
pescato le prime 50, senza neanche guardare troppo le esperienze, le skills e
tutta quella roba (di cui ho parlato in questo post), e chiamato.
Comunque, per me era un
segno del destino: due carriere parallele si spalancavano davanti al mio
cammino ed avevano in comune la parola Artist. Arrivo così, gasata ed
emozionata, all’appuntamento. Per prima cosa mi viene fatto compilare un form
con le esperienze lavorative, referenze, ecc… (non ho uno straccio di referenza qui, visto
che vengo da fuori, si dovranno accontentare degli editori italiani con cui ho
lavorato, i quali, informati che qualcuno potrebbe chiamarli da Londra, sembrano
alquanto terrorizzati…) . Segue un test scritto che pretende conti aritmetici (da
me???): Se il cliente vuole pagare con
due dollari e una moneta da un quarto di dollaro quanto riceve di resto? Un
bel niente, perché qui siamo a Londra e c’è la sterlina e voi dovreste saperlo
meglio di me, acc…!
La chiacchierata finale è
abbastanza divertente, il Supervisor è simpatico. Perché ho deciso di tentare
proprio con loro? Perché OVVIAMENTE sarei felice di lavorare per un’azienda
così PRESTIGIOSA, di cui condivido TUUUUTTA
la politica in fatto di salute, cibo sano non fritto e ridotto impatto
ambientale (prima di andare mi ero studiata tutta la loro propaganda) . Mi dice
che hanno anche una particolare attenzione per il sociale, che sostengono varie
charity ( qui se non sostieni una charity non sei nessuno…). Alla fine mi spiega la differenza dello stipendio base a
seconda dell’età: “If you have more than 21 years…” Mentre lo dice intravedo la
piegolina al lato delle labbra che significa: mento per contratto fingendo di crederti
giovane, così ti lusingo e ti do le informazioni necessarie. Al che scoppio a
ridere e dico: “21 years??? Sésé! (sottolineando con la mano all’altezza
dell’orecchio, come a farmi vento) I’m 44! I’m old! I can be the grandmother of
my colleagues!” anche lui ride come un matto, ha capito anche il “sèsè”
(forse).
Dal silenzio dei giorni successivi deduco che il mio
sottile humour non ha fatto colpo, o forse è stato il problema dei dollari, più
probabilmente il fatto che potrei essere
davvero la nonna dei miei colleghi. Pazienza. Vorrà dire che cambierò il titolo
della biografia…
A proposito del tonno spalmato sulla carne... i Piemontesi sono moooolto orgogliosi del loro vitello tonnato (per inciso, se fatto bene io adoroooo...), la cui salsa tonnata è fatta con maionese!!!! Tu che hai dai criticare??? ;)))
RispondiEliminase lo fanno i piemontesi... ma ci mettono anche salsa barbecue e ketchup???vi prego, noooo...=D
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