mercoledì 7 maggio 2014

Improbabili Interviews n°3

Gennaio 2013. In attesa di notizie dall’agente di illustratori desaparecida, le mie applications continuavano. Rispondo ad un annuncio: kitchen assistant in una Bakery (“o’ppane!” Cosa c’è di meglio?), mi invitano ad una prova in uno dei loro punti vendita. Ci metto poco a scoprire che non cercano proprio un assistente di cucina. La cucina non c’è…
Neal's Yard, London. Foto. monicauriemma
Siamo in zona Covent Garden, vicino alla coloratissima Neal’s Yard, il punto vendita è al centro di una galleria di negozi, c’è un bancone con prodotti salati e dolci e un retro banco con macchina per caffè/the. Ho mai detto che detesto il caffè e che non ho mai imparato a farlo? Lo so che sono napoletana, lo so! Ma non ne sopporto il sapore, l’odore, e mi irrita perfino la polvere quando lavo la caffettiera… Ovviamente qui cercano un BARISTA. Bene!

Per fortuna il ragazzo che deve istruirmi per la prova è italiano, almeno capirò subito cosa dice.

All’opera. Queste sono le bustine del the: normale, al lemon-ginger, the verde ecc… qui il caffè.
Espresso. Svuota la posa con colpo secco, riempi il contenitore, togli l’eccesso, avvita il braccetto, senti lo scatto? Deve fare lo scatto. Seleziona double cup, metti le tazze. Aggiungi il latte (il latte nell’espresso???). Impariamo come fare la schiuma. Premi qui. Rumore fortissimo di getto caldo nel contenitore, faccio un piccolo salto indietro per lo spavento. Ti regoli col rumore (nel senso? Più mi spavento meglio è?). La giusta proporzione: schiuma tre quarti di tazza (mmm…mmm…). Provo. Sbaglio. Riprovo. Ancora. Adesso facciamo il Latte (sarà facile… il latte è latte). Errore. Il latte è caffè-latte. Svuota la posa, riempi il contenitore, avvita. Single cup. Largo. Attenta alla schiuma. Aggiungi il latte fino all’orlo. Spolvera un po’ di cacao. Latte freddo a parte. Cappuccino. Svuota la posa…

La tortura dura un’oretta, non riesco a memorizzare le istruzioni, sono maldestra, un disastro.
Torno a casa un po’ avvilita. Ma la passeggiata è bella, faccio un po’ di foto, così scarico la tensione.
Neal's Yard, London. Foto2. monicauriemma

Neal's Yard, London. Foto3. monicauriemmaMi arriva dopo qualche giorno la mail del supervisor con il solito UNFORTUNATELY, senza nessuna sorpresa. Gli rispondo d’istinto che lo ringrazio e lo capisco, perché ero decisamente scontenta della mia performance (volevo dirgli: amico, fossi stato in te non avrei assunto me stessa neanche sotto minaccia!) e lui mi risponde subito dopo: “ma no, mi dispiace se la prendi così, forse era l’emozione, vedrai che la prossima volta andrà meglio, non ti scoraggiare ecc…”
Mi viene da ridere. Grazie, sei gentilissimo ma posso dare l’addio alla mia carriera di barista prima di cominciare?

4 commenti:

  1. Però! L'insofferenza al caffè deve essere genetica... se sento l'odore al mattino appena sveglia mi viene la nausea. Ho imparato come si riempie una moka ma da qui a dire che il risultato sia buono, chissà... Rifuggo anche da creme, gelati, torte, cioccolatini, torte al cioccolato con un pizzico di caffé, tiramisù.... C'è una torta che si chiama Opera (si pronuncia alla francese, Operà-con- l'accento-sulla-"a"), a strati, che vorrei tanto fare perché è una di quelle sfide "toste" (torta a strati, come la Setteveli), e sbavo ogni volta che la vedo in foto, ma purtroppo la ricetta recita: cioccolato, mandorle e caffé... argh... Sto studiando come sostituire la polvere di caffé con la farina di nocciole e la bagna al caffé con qualcos'altro e così inventerò una nuova torta :D
    No, la barista non faceva per te, decisamente! Però lui è stato gentile.
    Belle foto e bella la zona che non ho mai visto. A presto.

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  2. Se riesci a fare l'Operà alla nocciola vedi di mandarla a Londra via corriere perchè DEVO assaggiarla! Anzi, portamela tu così ti mostro anche Neal's Yard! =) =) =)

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