dai miei appunti della
fine 2012.
1) Procurarsi una sim
inglese(avere un numero inglese è come dire: io vivo qui). Nel nostro caso anche
un contratto internet fisso. Aggrappati letteralmente ad una nostra giovane
amica italiana che vive qui, lasciamo che sia lei a parlare in un negozio di
telefonia, sorridiamo ai commessi senza capire granché e ci portiamo via i
contratti.
2) Farsi coraggio e andare al
Job Centre più vicino a chiedere un appuntamento per il NINo (il National
Insurance Number, sorta di codice fiscale necessario per lavorare e pagare le
tasse).Da lì fare la prima (disastrosa) telefonata in inglese per comunicare i
nostri dati. Qualche giorno, ed
arriva una delle lettere che imparerai a riconoscere dalla busta,
(rigorosamente su carta riciclata, vuol dire che è lo Stato che ti cerca) con numero
provvisorio,data e luogo dell’interview per il NIN, in cui cercherai di
spiegare che non sei un terrorista, intendi vivere e lavorare qui. Attendere
pazientemente la risposta e dopo circa un mese dalla richiesta il magico numero
ti arriverà (sempre se non sei un terrorista…).
3) Aprire un conto in banca.
Se qualcuno ti vuole pagare deve sapere dove versare i soldi. Niente contanti,
per carità. Qui è gratuito, non occorre versare subito denaro ed è molto meno
burocratizzato che in Italia. Bisogna prendere appuntamento in banca e poi
sottoporsi alla tortura (per lui e per noi) di parlare con l’impiegato. Dopo
circa un’ora di colloquio (per quanto ne sappiamo potrebbe averci aperto un
conto alle Caymans, ma ci fidiamo e sorridiamo) anche questa è fatta! Poi verrà
la parte più difficile, riempirlo...
4) Finally, dedicarsi alle
applications , cioè rispondere alle offerte di lavoro. Questo è un vero e
proprio lavoro. Puoi passarci tutta la giornata, ti iscrivi a decine di motori
di ricerca, ce ne sono tantissimi, metti le preferenze per zona, per tipologia, e
ti arrivano le email alerts. Poi c’è il sito Directgov che è una specie di
“collocamento” nazionale, anche lì ti puoi iscrivere e ricevere gli avvisi. Certo,
converrebbe capire bene cosa dicono le inserzioni. Non confondere un Caretaker (custode) con un Undertaker (becchino), si può sempre fare, ma è meglio
saperlo. Non scartare a priori gli annunci come Clerical, nessuno vuole farti
fare carriera ecclesiastica, cercano un Impiegato. Nel campo grafico, un po’
più vicino alle mie attitudini, decifrare le parole in codice come: UX/UI Designer, UI HTML CSS
JavaScript Developer, boh? E c’è chi lo
vuole Junior, chi Senior e chi Mid Weight ( oh beh, io sono un po’ sovrappeso,
chissà se passo come peso medio…). Stilare
poi elenchi su elenchi di company che
producono greeting cards, carte da
parati, stickers, scrivere ad un’infinità di agenzie d’illustrazione.
Alcuni annunci (per
esempio quelli della Royal Mail) ti fanno compilare test a tempo, nel senso che
per ogni domanda hai tot secondi per rispondere o perdi la pagina, spesso io e il mio compagno ci mettiamo
insieme come davanti ad un telequiz, è divertente!
Leggere con ansia le
risposte, moltissimi rispondono, anche dopo tempo, tutti gentili, grazie per
averci contattato, ma poi c’è quella parolina lì, che hai imparato a
individuare subito: UNFORTUNATELY, e capisci che non è andata, sfortunatamente
al momento ecc… ma cogliamo l’occasione per augurarti il meglio blablabla…
La sera facciamo il
resoconto: tu quante ne hai fatte? Io oggi ti ho battuto!
Ricordo che in Italia il
99% degli annunci era per telemarketing o rappresentanza in generale, qui
invece tutti mettono inserzioni su internet. Un annuncio recava uno strano
marchio con la corona reale… Buckingam
Palace cercava un lavapiatti, (vado a lavare i piatti di Bettina!) , la notizia
è rimbalzata anche in Italia, purtroppo non mi hanno presa. Danilo invece una
volta ha risposto ad un annuncio per i Servizi Segreti. Proprio così. L’ MI6 cercava
un magazziniere (vado ad archiviare le armi di 007!). E’ andato avanti nel compilare la domanda
finché non ha scoperto che era solo per cittadini britannici (un minimo di cautela
lo dovranno pure avere, sai com’è…) e ha dovuto rinunciare, non prima di essere
stato esortato a mantenere il silenzio sull’applicazione. Qua ‘o fatto è
Serious!
Ci vuole coraggio, certo! E determinazione e forza. Ed anche un po' di ironia, altrimenti ti vien voglia di scappare....
RispondiEliminaCerto, i piatti della Regina... vuoi mettere? Mica puoi infilarli in lavastoviglie, il filo d'oro potrebbe rovinarsi! Avresti dovuto fare più in fretta con quell'annuncio!!! Kisses
ma come mi sarebbe stata bene la divisa!!! lo rimpiango anche per quello! =D =D =D
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