Dall’estate 2013 per
alcuni mesi lavoro come CLEANER, che secondo me fa più figo di ADDETTO ALLE
PULIZIE ma il concetto è quello.
Decisamente una brillante carriera, nelle mie mani le superfici brillano (o almeno
dovrebbero).
Comunque: it’s a job! Ed
è senz’altro un’alternativa valida al Sandwich Artist per l’autobiografia dell’Artista-che-ha-fatto-la-gavetta.
Il primo contratto
(brevissimo, una settimana) è con un’agenzia che si occupa di un residence per
studenti.
Il supervisor nell’interview
mi chiede se ho esperienza ed io rispondo che sono abituata ad occuparmi tutti
i giorni delle pulizie a casa (solo che io ODIO i lavori di casa e me ne occupo
poco e male!).
Lui mi fa un sorrisetto sinistro, come dire: Vieni! Vieni a vedere se questo somiglia
alle pulizie di casa!
Divisi in squadre di tre
persone, ci occupiamo di risistemare i monolocali con angolo cottura e bagno degli
ospiti che avevano lasciato il residence per le vacanze estive. Sbrinare
frigoriferi, smontare e rimontare letti, spostare e pulire forni a microonde e
tutte le suppellettili, svuotare i mobili, pulire e disinfettare gabinetti ecc…
Le condizioni di quelle stanze… ho visto
cose che voi umani… approfitto per fare un appello: "ragazzi, quando andate a
studiare o a vivere fuori, abbiate pietà di coloro che verranno sulle macerie
del vostro passaggio, grazie".
Tanta fatica, considerato
che quelli erano gli unici giorni di vero caldo a Londra.
Giornata di 4 ore senza
pause, neanche 5 minuti, quella di 9 ore prevedeva 15 minuti per il pranzo.
Mi
impegno al massimo ma sempre con la sgradevole sensazione di ottenere risultati mediocri. Il mio
incubo: i vetri in generale, soprattutto quelli delle docce, mai perfetti.
Il supervisor mi chiede spesso se è tutto ok, soprattutto
nei due giorni di prova (non pagati, sic!) e per spiegarmi un compito lo esegue di
persona, nel senso che si infila con la testa nel wc se necessario, cosa buona
e giusta, direi.
D’altra parte ripassa a controllare dovunque, in caso ti fa rifare il lavoro e la cosa mi
mette un tantino d’ansia. E poi c’è la fretta, bisogna essere impeccabili e
velocissimi (due cose che nella mia vita non sono mai andate d’accordo).
Magari pratico un po' l'inglese, pensavo.
Infatti imparo: limpio, sucio, seco, húmedo, oltre a rrrapido, rapido! Muj rrapido! L’agenzia
è gestita da sudamericani e i colleghi (principalmente colombiani) non sanno
una parola d’Inglese, ma sono simpatici e gentili e per farmi sentire a mio
agio mi cantano in spagnolo le canzoni di Laura Pausini, Eros Ramazzotti e
Raffaella Carrà (no, vi prego, basta, preferisco sentirmi sola ed emarginata …)
La sera non posso fare
altro che stendermi, le mie ossa gridano vendetta, mi chiedo con quale energia
riuscirò a disegnare… pazienza, aspetto
condizioni più favorevoli, nel frattempo mi serve guadagnare.
E per finire, ho
memorizzato un metodo infallibile per infilare il piumone nel copripiumone con
pochi gesti e senza bozze.
Sono cose che ti cambiano la vita!
Va bene persino pulire "a fondo" i WC, cosa buona e giusta, ma col sottofondo della Pausini in spagnolo è veramente troppo! :D
RispondiEliminaahahah! tremendiiiissimo! =D
RispondiEliminaSei coraggiosa. E il coraggio viene premiato prima o poi.
RispondiEliminaNon ci conosciamo personalmente. Tu hai deciso di fare un salto più lungo del mio...io per ora ho drciso di salire da sud a nord.
In bocca al lupo..e se rispondi Viva il lupo porta ancora meglio ! ;)
Innanzitutto VIVA IL LUPO! =D. Grazie infinite Manuela, per aver trovato il tempo di commentare il post. Se ti può far piacere sappi che ora per me le cose vanno molto meglio, ma lo racconto "a puntate" perchè non riesco a scrivere spesso. Tu evidentemente sai bene quanto coraggio richieda il salto e sì, ti confermo, prima o poi viene premiato. Perciò anche tu non mollare, non mollare mai. Ce la possiamo fare. Fine della predica...ahaha!
EliminaCoraggio e Pazienza. Brava veramente. Io sto cercando di creare la mia via, spero che la fortuna mi segua :-)
RispondiEliminaGrazie, grazie mille! dai dai dai! =)
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